Across
- 4. Indicatore di performance che nessuno ricorda a fine anno
- 5. Insieme di azioni coordinate e call alle 21
- 7. Gruppo di utenti con tratti comuni, veri o presunti
- 8. Di diffusione rapida, specie quando il contenuto non era pianificato
- 9. Strumento per scoprire ciò che già sapevi
- 11. Area pubblicitaria disponibile o sala riunioni prenotata
- 12. Contenuto temporaneo, dimenticato in 24 ore, ma pagato centinaia di euro
- 13. Messaggio che il cliente leggerà solo nell’oggetto
- 16. Verifica di un’ipotesi, o modo elegante per rimandare una decisione
- 17. Evento dove si misurano metri quadrati di stand e ore di piedi gonfi
- 19. Identità riconoscibile di un’azienda, se non la cambiano al rebranding
- 21. Misura di successo, o di quanto bene sai raccontarlo al board
- 23. Sito che aggiorni con entusiasmo per i primi tre mesi
- 28. Momento di contatto tra cliente e brand, spesso imprevisto
- 33. conquista più del contenuto
- 35. Spesso dimenticata dopo il lancio
- 36. Azione che porta traffico o panico, a seconda del report
- 37. Documento strategico valido finché non arriva un’email urgente
- 38. Contatto promettente, fino a quando risponde “non sono interessato”
- 41. Coinvolgimento del pubblico o distrazione misurata in like
- 43. Numero di volte che un contenuto è apparso, anche per sbaglio
- 46. Canali dove spendere budget e collezionare opinioni
- 47. Oggetto brandizzato che sopravvive più del logo
- 48. Valore monetario di un bene, o opinione del reparto vendite
- 49. Percorso utente, pieno di uscite di emergenza
- 50. Software per gestire clienti e aspettative irrealistiche
- 51. Ottimizzazione per i motori di ricerca, disciplina che cambia ogni settimana
- 53. Porzione di mercato in cui ci si sente unici
- 55. Ciò che vendi o pensi di vendere
- 56. Gruppo di contatti che ti scrive quando ha qualcosa da venderti
- 57. Opinione pubblica, a volte scritta dallo staff
Down
- 1. Direzione scelta prima di vedere il budget
- 2. Caratteristica unica del prodotto, finché il competitor non la copia
- 3. Mercato piccolo ma sufficiente a giustificare slide colorate
- 6. Parte della campagna che nessuno legge fino a quando non c’è un refuso
- 10. Convincere un cliente che non aveva alcuna intenzione di comprare
- 13. Informazioni preziose, soprattutto quando mancano
- 14. Operazione per sembrare cool senza esserlo
- 15. Frase breve che sopravvive più di un direttore marketing
- 16. Pubblico ideale, raramente uguale al pubblico reale
- 18. Numero di persone raggiunte, o disturbate
- 20. Simbolo che cambia ogni dieci anni
- 22. Piattaforme dove il brand recita la parte dell’amico simpatico
- 24. Evento drammatico ma subito dimenticato
- 25. Stringa di caratteri che funziona solo sul laptop del dev
- 26. Documento che spiega tutto, ma mai abbastanza
- 27. Invito all’azione, spesso ignorato con eleganza
- 29. Persona che convince altri a fare acquisti, in teoria
- 30. Denaro teorico a disposizione, soggetto a evaporazione
- 31. Risorsa visuale scelta dopo infinite riunioni
- 32. Etichetta usata per credere di essere trovati sui social
- 33. Spazio mentale che il brand occupa, quando c’è
- 34. Sconto che il cliente scopre scaduto
- 36. Raccolta di prodotti, spesso ancora cartacea o in pdf
- 39. Esperimento per capire quale creatività piace al CEO
- 40. Legame del cliente con il brand, fino all’offerta del concorrente
- 42. Sequenza di attività che funziona solo sulla carta
- 44. Codice invisibile che traccia - forse
- 45. Applicazione che promette semplicità e porta nuove metriche da inseguire
- 50. Costo per ogni clic e per ogni sospiro del responsabile del budget
- 52. Pubblicità breve e costosa, vista di più dal cliente sbagliato
- 54. Lo dà il cliente
